Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) rappresenta una svolta significativa nella gestione dei rifiuti in Italia.

Nel video  forniamo tutte le  informazioni essenziali sul RENTRI, rispondendo alle domande più comuni e offrendo una guida pratica per i soggetti obbligati.

1. Quando sarà operativo il RENTRI?

Il RENTRI è entrato in vigore il 15 dicembre 2024.

Da questa data, i soggetti obbligati dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni per la gestione dei rifiuti.

2. Chi è tenuto a iscriversi al RENTRI?

Sono obbligati all’iscrizione al RENTRI:

  • Enti e imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti: Organizzazioni che gestiscono operazioni di recupero o smaltimento dei rifiuti.
  • Produttori di rifiuti pericolosi: Aziende o enti che generano rifiuti classificati come pericolosi.
  • Trasportatori di Rifiuti: Operatori specializzati nel trasporto o raccolta di rifiuti pericolosi.
  • Commercianti e intermediari di rifiuti pericolosi: Soggetti che commerciano o mediano nella gestione dei rifiuti pericolosi.

3. Quali sono i costi associati al RENTRI?

I costi per l’iscrizione al RENTRI comprendono:

  • Diritto di Segreteria:€ 10,00 annui
  • Contributi annuali: Determinati in funzione della tipologia di attività svolta e dal numero dei dipendenti da un minimo di € 15,00 ad un massimo di € 100,00 per il 1° anno, poi nei successivi da un minimo di €10,00 ad un massimo di € 60,00

4. Chi effettua i controlli sulla gestione dei rifiuti e come avvengono?

Le verifiche sulla corretta gestione dei rifiuti sono svolte da:

  • ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale): Esegue ispezioni e monitoraggi per garantire il rispetto delle normative ambientali.
  • Forze dell’ordine: Polizia locale e altri enti possono effettuare controlli per verificare la conformità alle leggi vigenti.

Durante le ispezioni, vengono esaminati i registri, i formulari e le modalità di gestione dei rifiuti. È essenziale mantenere una documentazione accurata e aggiornata per dimostrare la conformità alle normative.

5. Quali sono le sanzioni per il mancato adeguamento al RENTRI?

Il mancato rispetto delle disposizioni del RENTRI può comportare sanzioni amministrative significative:

  • Mancata tenuta del registro di carico e scarico: Sanzioni da 2.000 a 10.000 euro; per rifiuti pericolosi, da 10.000 a 30.000 euro, con possibile sospensione del responsabile da un mese a un anno.
  • Mancata comunicazione: Sanzioni da 2.000 a 10.000 euro, ridotte se la comunicazione avviene entro 60 giorni.

È fondamentale adeguarsi tempestivamente alle nuove normative per evitare penalità.

Per una guida dettagliata sull’iscrizione al RENTRI, guarda il nostro video tutorial:

5. Come gestire correttamente i rifiuti prodotti negli uffici?

Per una gestione efficace dei rifiuti negli ambienti d’ufficio, è fondamentale:

  • Identificare e classificare i rifiuti generati, distinguendo tra pericolosi e non pericolosi.
  • Implementare una raccolta differenziata adeguata, separando carta, plastica, toner e altri materiali riciclabili.
  • Tenere aggiornati i registri di carico e scarico dei rifiuti, come previsto dalla normativa vigente.
  • Affidarsi a operatori autorizzati per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti, garantendo il rispetto delle disposizioni legali.

L’adozione di un software gestionale, come QuiRifiutiPro, può semplificare queste operazioni, assicurando conformità e efficienza.

Inoltre, l’utilizzo di strumenti digitali come QuiRifiutiPro può facilitare la gestione dei rifiuti, assicurando efficienza e rispetto delle leggi vigenti.

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